Volantino per le manifestazioni per il 25 aprile.

Oggi il governo Meloni, principalmente attraverso il federalismo reazionario (dall’autonomia differenziata) ed il premierato, punta all’affermazione ed alla cristallizzazione di un regime corporativo e fascista volto ad opprimere ulteriormente il proletariato e le masse popolari, a partire da quelle del Meridione e delle Isole. Si tratta di un ulteriore e specifico sviluppo di un processo di fascistizzazione dello Stato in atto nel nostro paese da vari decenni, con l’approvazione di leggi sempre più repressive, la crescente limitazione dei diritti e delle libertà democratiche e sindacali e la realizzazione di pesantissime riforme istituzionali, che hanno travolto o cancellato l’ordinamento costituzionale per quanto attiene alle funzioni e al sistema delle rappresentanze. Questo è avvenuto in un paese, come il nostro, che non ha mai rotto realmente con il fascismo e che ha visto l’interrompersi del processo rivoluzionario democratico popolare alla fine della seconda guerra mondiale, soprattutto a causa dello spostamento del PCI togliattiano a sostegno del “nuovo” Stato promosso dalla monarchia, da una parte considerevole dello stesso vecchio regime mussoliniano (ordine del giorno Grandi, 25/07/43), dagli angloamericani e dal Vaticano.

A partire dalle scelte del gruppo dirigente di Togliatti, per poi proseguire con la contrapposizione reazionaria alle lotte e ai movimenti degli anni Sessanta e Settanta, sino  alle varie trasformazioni nel PDS, nei DS e, infine, con pezzi della stessa DC, nel PD, il revisionismo e il socialfascismo, insieme a tutte le forze della cosiddetta sinistra radicale che hanno sostenuto tutto questo, sono stati protagonisti e artefici del processo di fascistizzazione dello Stato. Contemporaneamente hanno sempre lavorato per frammentare organizzativamente ed ideologicamente le masse popolari aprendo la strada, anche da questo punto di vista, alla progressiva avanzata delle forze fasciste di governo.

In questo quadro, salutiamo il movimento degli studenti, che sta emergendo come una delle principali forze anti-fasciste del nostro paese, e che ha saputo cogliere il nesso tra il governo fascista Meloni e il carattere fascista del sostegno allo Stato d’Israele, denunciando anche puntualmente la repressione che colpisce il movimento di solidarietà con la Palestina.

Tutto ciò anche in contrasto con la tendenza retrograda a fare del movimento di solidarietà col popolo palestinese una questione di “solidarietà” e di “aiuti” a non meglio precisate associazioni No Profit e Ong, che si ritroverebbero comunque ad operare sotto la supervisione delle forze militari delle potenze imperialiste (come da sempre avviene nel caso dell’intervento nelle cosiddette aree di crisi).

Oggi è quindi necessario riprendere il sentiero della resistenza antifascista, che ha visto il suo centro nelle forze rivoluzionarie del proletariato e delle masse popolari del nostro paese schierate con la Terza Internazionale Comunista. Oggi è necessario costruire un fronte degli elementi avanzati del proletariato e delle masse popolari, dei giovani e delle donne antifascisti contro il fascismo del governo Meloni e il socialfascismo della sedicente opposizione. È necessario unire strettamente la lotta contro il fascismo, l’imperialismo e la guerra inter-imperialista. È necessario sviluppare l’internazionalismo e sostenere le lotte di liberazione dei popoli oppressi, in primo luogo la resistenza palestinese, e le rivoluzioni di nuova democrazia dirette dai partiti marxisti-leninisti-maoisti. Tutto ciò è impossibile senza costruire un partito comunista di quadri con una linea corretta, che sappia dirigere le masse e aprire la strada ad una Nuova Resistenza.