Traduzione non ufficiale da The Red Herald del 14/07
Il 13 luglio il presidente degli Stati Uniti Biden ha incontrato i leader degli Stati nordici a Helsinki, in Finlandia. Tenutosi a meno di 200 chilometri dal confine con la Russia e subito dopo il vertice della NATO a Vilnius, il tema principale della visita è stato l'”unità” della NATO e la celebrazione dell’appartenenza alla NATO della Finlandia, così come l’imminente adesione della Svezia, che la Turchia ha accettato di ratificare a Vilnius.
Biden ha detto che ora la Finlandia è diventata un alleato degli Stati Uniti invece di un semplice amico. “Da un punto di vista antimperialista questo [incontro] riguarda la collusione tra imperialismo finlandese e yankee contro i popoli del mondo. L’imperialismo finlandese è una piccola potenza di secondo rango che, nel corso della sua storia, ha aspirato a seguire e a sostenere la più forte potenza imperialista, al fine di promuovere i propri interessi al suo fianco”; così ha scritto il sito di notizie Punalippu prima del vertice, sottolineando che la visita simboleggia il fatto che la Finlandia approfondisce apertamente i suoi legami con l’imperialismo statunitense e che l’imperialismo finlandese ha le mani ancora più sporche di sangue. Nonostante affermi di essere “neutrale” e di sostenere la diplomazia sulla guerra, la Finlandia ha già preso parte insieme agli Stati Uniti alla guerra di aggressione contro l’Afghanistan, e fa già parte di molte missioni imperialiste di “peace keeping” nelle nazioni oppresse in tutto il mondo.
Nel centro della città di Helsinki si è svolta una manifestazione contro l’imperialismo statunitense e l’adesione della Finlandia alla NATO. Durante il comizio, che ha seguito la marcia, un contingente che portava la bandiera della Lega dei Comunisti Internazionali si è posizionato in prima linea. Portava striscioni con gli slogan ‘Yankee go home!’ , ‘Abbasso le guerre imperialiste!’ e ‘Rivoluzione socialista contro l’imperialismo!’.”
Nei suoi discorsi, Biden ha sottolineato i “valori e le sfide comuni” degli Stati Uniti e dei paesi nordici. Uno dei temi discussi era la “sicurezza nell’artico”, poiché l’imperialismo statunitense vuole assicurarsi i propri interessi contro la presenza militare della Russia nella regione. Anche il socialimperialismo cinese è interessato ad aumentare la sua presenza nell’Artico, e questo gli Stati Uniti vogliono prevenirlo. Per questo, l'”impegno” o la sottomissione delle potenze imperialiste nordiche all’imperialismo statunitense sono importanti per gli Stati Uniti. Il presidente finlandese ha anche promesso che la Finlandia s’impegnerà nei confronti della NATO e ha affermato che sarebbe disposto ad ospitare in Finlandia una base NATO.
Biden ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti all’interno della NATO e dell’Europa, apparentemente sconvolto dalla domanda di un giornalista finlandese sull’argomento. I giornali statunitensi inoltre sottolineano che c’è stato un chiaro cambiamento rispetto alla situazione del 2018, quando l’allora presidente Trump incontrò Putin a Helsinki; in quell’occasione, l’allora presidente dichiarò che gli Stati Uniti avrebbero dovuto mantenere buone relazioni con la Russia. Durante il suo mandato, Trump rilasciò dichiarazioni sul ritiro degli Stati Uniti dalla “cooperazione” con l’Europa. Ora, quello che gli Stati Uniti in realtà volevano mostrare era l’illusione di potenza e di “unità” della NATO sotto la guida degli Stati Uniti.