25 giugno 2023

Pubblichiamo una traduzione non ufficiale di un appello della Lega Operaia del Brasile,

riguardante il caso del contadino Luzivaldo de Souza Araújo.

Chiediamo la libertà per il contadino Luzivaldo!

La lotta dei contadini, dei popoli indigeni, dei Quilombos, in breve di tutte le masse lavoratrici che

lottano in difesa di miglioramenti è giusta e quindi la sosterremo attivamente. Pertanto, chiediamo a

tutti di sostenere la lotta contadina, rafforzare la nostra unità tra la campagna e la città e  difendere Luzivaldo e suo fratello Robélio, che sono prigionieri politici vittime del vecchio

Stato. E’  dovere di tutti difendere la giusta lotta del popolo

Il vecchio Stato burocratico brasiliano, basato sull’alleanza più arretrata tra la grande borghesia e i

grandi proprietari terrieri al servizio dell’imperialismo, principalmente yankee, continua a

commettere i crimini più barbari contro il popolo ed è dovere di tutti i combattenti di classe cercare

di rafforzare l’opposizione a questo blocco di potere, cioè di sviluppare l’alleanza operai-contadini,

unica capace di abbattere questa vecchia e marcia “democrazia”. In questo senso, la Lega Operaia

non risparmia sforzi per sostenere la giusta lotta contadina, e solleva la bandiera in difesa della

libertà del contadino Luzivaldo de Souza Araújo, 42 anni, e di suo fratello Robélio, 30 anni, che

sono in carcere ingiustamente dal 2019, per un crimine del quale le “testimonianze” provengono da una zona dove i latifondisti hanno un potere assoluto.

Dobbiamo sostenere tutti i combattenti del popolo, che affrontano i loro aguzzini, in particolare i

combattenti del popolo che lottano per la distruzione delle grandi proprietà e affermano la necessità della

distruzione di questo secolare sistema di concentrazione della terra. I crimini di cui sono

accusati Luzivaldo e suo fratello sono parte integrante di un’oèerazione dei grandi proprietari terrieri

della regione per cercare di fermare la lotta per un pezzo di terra per vivere e da coltivare. Questo perché

Luzivaldo è un ostacolo sulla strada dei latifondisti ladri di terre della regione. Come potrebbe non

essere altrimenti dal momento che ha rifiutato di essere dalla parte dei proprietari terrieri ed è diventato un

esempio per i contadini della zona di São José da Boa Vista in Campina Verde, nel Triângulo

Mineiro della regione? Ripubblichiamo la nota pubblicata sulla pagina dell’Associazione brasiliana

degli avvocati del popolo – Gabriel Pimenta (ABRAPO).

17 giugno 2023 – ABRAPO

LUZIVALDO: Giustizia sarà fatta!

Il processo verso il contadino Luzivaldo de Souza Araújo, 42 anni, è previsto per il prossimo 26 giugno

2023, a Campina Verde/MG. ABRAPO sostiene che il processo dovrebbe essere trasferito

in quanto rileviamo che non esiste un clima nel quale si possa fare giustizia a poiché l’intera accusa contro Luzivaldo si basa su  dichiarazioni anonime e sul “sentito dire” che evidenzia la montatura processuale, a cui va aggiunto il fatto che tutta la zona è sotto la totale influenza dei proprietari terrieri. Quindi parte della popolazione locale è influenzata dai proprietari fondiari che sono all’offensiva contro le lotte dei contadini in un contesto caratterizzato dai ripetuti conflitti tra contadini e proprietari terrieri che durano da decenni.

L’ingiustizia contro Luzivaldo è già una realtà, è in carcere, condannato senza prove. L’accusa ha

presentato testimoni che non hanno assistito a nulla, solo “sentito dire” e accuse anonime

nemmeno la motivazione del reato è stata formalizzata. Tutto questo emerge dalla denuncia della Procura

della Repubblica in cui ci si richiama a più di una possibile motivazione, il che di per sé

costituisce un abominio legale. Tuttavia, tutte queste possibili motivazioni sono

state negate da testimoni.

Anche il fratello di Luzivaldo, Robélio, 30 anni, sarà portato in tribunale, il che rende ancora più

chiaro che si tratta di un processo politico, non è stato nemmeno citato dall’agente di polizia che

avrebbe sentito dire che che il contadino Luzivaldo ha commesso un crimine.

Luzivaldo è ancora detenuto senza motivo, senza prove e accusato di un crimine che non ha

commesso, rendendo chiaro che la sua incarcerazione è dovuta al fatto che è un leader contadino, che

da 10 anni resiste ai vari tentativi di riappropriarsi dei possedimenti dell’Area São José da Boa

Vista, dove ha svolto il ruolo di coordinatore nella legittima lotta per il diritto alla terra, e rendendo

chiaro che la sua incarcerazione è politica.

Incarcerazione dovuta a motivi politici. Cosa che è stata dimostrata nel processo appello depositato presso la Corte di Giustizia del Minas Gerais, dove i giudici, rifiutando la revoca della detenzione preventiva e

annullamento della sentenza, si basavano sul fatto che il crimine era avvenuto in una zona di

elevata conflittualità sociale , dimostrando così, indiscutibilmente, l’operazione volta alla criminalizzazione del movimento contadino da parte del sistema giudiziario, vediamo:

“Trattandosi di un crimine commesso in una zona d’insediamento, segnata da dispute sanguinose e

dove prevale la nota Legge del Silenzio, è necessario mettere in conto quello che può emergere

durante le indagini sul crimine”

Va anche sottolineato che il crimine in questione non si è nemmeno verificato in un’area caratterizzata nello specifico da un’elevato livello di conflittualità agraria, ma in una tenuta vicina.

Dal suo arresto (quasi quattro anni), ABRAPO insieme a CEBRASPO, alla Commissione nazionale

della Lega dei contadini poveri, ai sindacati, agli studenti e ai democratici provenienti da tutto il

Brasile hanno protestato e chiesto la liberazione immediata di Luzivaldo.

Durante il periodo di reclusione, Luzivaldo ha subito diverse situazioni di abuso, come troviamo

nella nota della Commissione Nazionale della Lega dei Contadini Poveri, dove per complicazioni di

salute, ha trascorso giorni di ricovero in ospedale. Sottolineiamo che a causa di un problema epatico

con una condizione infettiva, secondo le raccomandazioni mediche, aveva bisogno di una dieta

speciale, che in realtà non gli è mai stata accordata.

Sono state inoltrate diverse denunce presentate dalla deputata Andreia de Jesus, che hanno anche

Sollecitato una richiesta di informazioni e misure da parte della Commissione per i diritti umani

dell’Assemblea legislativa del Minas Gerais.

Come parte della campagna, decine di e-mail di protesta sono state inviate al governatore MG

Romeu Zema; alla presidenza del TJMG [nota del traduttore: Corte di giustizia del Minas Gerais];

al Dipartimento carcerario del Minas Gerais, al Consiglio di Stato per la Difesa dei Diritti Umani e

alla Commissione per i Diritti Umani dell’Assemblea Legislativa dello Stato del Minas Gerais.

 

L’Associazione Brasiliana degli Avvocati del Popolo Gabriel Pimenta, ribadisce la sua convinzione

Dell’innocenza del contadino Luzivaldo, che è ancora ingiustamente detenuto, e di suo fratello

Robélio, entrambi accusati e con processo fissato per il prossimo 26 giugno, esprimendo il suo

sostegno e la speranza che il processo sarà imparziale, riscatterà la verità e la giustizia, e impedirà

un’ulteriore ingiusta condanna, come tante altre nella storia.

Chiediamo libertà per il contadino Luzivaldo!

Lottare non è un crimine!

Luzivaldo è un prigioniero politico!

Brazilian Association of Lawyers of the People – Gabriel Pimenta – (Associação Brasileira dos

Advogados do Povo – Gabriel Pimenta – ABRAPO).

Brazilian Center of Solidarity with the Peoples (Centro Brasileiro de Solidariedade aos Povos –

CEBRASPO)