Traduzione non ufficiale da The Red Herald, 12/07/2023.
Recentemente è stato annunciato il completamento del primo dei treni chiamati, a sproposito, “Treno Maya”. Questi treni appartengono al monopolio del capitale francese Alstom, che ha grandi interessi nell’esportazione di capitali in America Latina e in particolare in Messico. Alstom ha già realizzato diversi progetti ferroviari in Messico. Il progetto è stato finanziato interamente dallo Stato messicano, mentre il monopolio riceverà la maggior parte dei profitti. Pertanto, chi sta effettivamente beneficiando delle reti ferroviarie del Messico non è il popolo, ma questo monopolio. Un altro megaprogetto simile è il CIIT, il Corridoio Interoceanico di Tehuatepec oggetto di varie lotte popolari in Messico e a livello internazionale per il saccheggio delle terre previsto per la sua costruzione e per la relativa repressione contro le proteste dei contadini poveri.
Riportiamo alcuni estratti dell’articolo pubblicato dal Giornale Mural che analizza il rapporto tra paesi come il Messico, che sono subordinati all’imperialismo, e queste aziende monopolistiche
“Questo esempio aiuta a capire il fenomeno del capitalismo burocratico nei paesi oppressi, soggetto quindi al dominio dell’imperialismo, la linea di sviluppo che segue nella produzione industriale opera a favore del capitale imperialista riducendo al contempo la partecipazione del paese oppresso ai suoi aspetti commerciali. In altre parole: la scienza, la tecnologia, i mezzi di produzione, la produzione stessa, l’importazione e il capitale sono di proprietà dell’imperialismo e a suo vantaggio privato, mentre l’esportazione e la commercializzazione saranno il compito del Messico. Tutto questo in un megaprogetto che unisce “Treno Maya” e Corridoio Interoceanico con una rete ferroviaria più estesa in tutto.”
“Ma attenzione non stiamo dicendo che questa sia colpa di AMLO [Andrés Manuel López Obrador, presidente del Messico, NdT] lui è solo un servo in più delimperialismo (come i precedenti) e non possiede capacità decisionale, tanto meno per difendere la sovranità nazionale.”
“Fin dagli inizi della repubblica, la subordinazione semicoloniale del Messico ha determinato che i settori industriali nascessero legati al dominio imperialista. Ad esempio, quando Porfirio Diaz esercitò il potere, l’imperialismo americano aveva già stabilito i suoi Reali [la valuta, NdT] su industrie come quella ferroviaria e petrolifera, e anche dopo la rivoluzione borghese incompiuta gli yankee continuarono a dominare queste nonostante l’espropriazione cardenista l’espropriazione fatta da Lázaro Cárdenas nel 1937. NdT ]. Successivamente, anche quando il capitalismo burocratico ha sviluppato il suo caarattere monopolistico di Stato, quest’ultimo non ha potuto rinunciare alla subordinazione imperialista, e la sua linea burocratica fu caratterizzata dalla presenza del capitale internazionale (come Alstom) dalla nascita del sistema di trasporto collettivo della metropolitana a Città del Messico nel 1968.”
Il Giornale Murale afferma che l’unico modo per porre fine a questo dominio imperialista è che quelli in basso si organizzino contro i loro oppressori: “Questo significa elevare le forme di organizzazione e le forme di lotta”…”Contro i megaprogetti imperialisti di spoliazione e morte, Combattere e Resistere!”