L’IMPERIALISMO SPAGNOLO CEDE UN ALTRO PORTO ALLA NATO

Traduzione non ufficiale da The Red Herald

L’Immagine dell’articolo riprende la fregata “Navarra”, che svolge azioni militari nell’ambito dell’operazione Sea Guardian della NATO. Fonte: Diario Menorca

Come riporta il quotidiano Servir al Pueblo, lo Stato spagnolo, strumento dell’imperialismo spagnolo, ha ceduto un altro porto alla NATO, che lo utilizzerà come base militare.

Si tratta del terzo porto ceduto dallo Stato spagnolo alla NATO. In questo caso il porto si trova a Mahón, a Minorca, ed è utilizzato dall’aprile dello scorso anno come base di appoggio per le operazioni della NATO; non ci sono limiti o restrizioni per l’utilizzo di questo porto. I suoi usi principali sono “la dissuasione e la protezione prima di attacchi terroristici, la conoscenza dei dintorni del mare o lo sviluppo di capacità regionali di sicurezza”. Secondo la stampa borghese, questa base servirebbe come supporto in caso di attacchi come quelli che gli Ansar Allah, “gli Houthi”, stanno portando avanti nel Mar Rosso. Questo porto è a breve distanza da porti che si trovano in Africa e fuori dal territorio della NATO, come quello di Alger, in Algeria. Così, Maó si unisce agli altri due porti dello Stato spagnolo, Cádiz e Murcia, che attualmente stanno dando sostegno all’alleanza dominata dall’imperialismo yankee.

Insieme al porto, quest’anno si prevede che lo Stato spagnolo fornirà maggiori risorse all’Operazione Sea Guardian, come un sottomarino, un aereo di vigilanza marittima, una fregata, una nave di rifornimento e una nave pattuglia con attrezzature per operazioni speciali per agire in caso di crisi. L’importo fornito dallo Stato spagnolo a questa missione militare è di 27 milioni di euro, e l’importo complessivo fornito alla NATO è di 200 milioni di euro.

Il giornale rivoluzionario Servir al Pueblo sottolinea il fallimento della socialdemocrazia, che nel 2023 era al governo, definito da loro stessi “il governo più progressista della storia”. Tuttavia, non hanno esitato a nascondere volutamente la cessione di questa base alla NATO anche al governo borghese locale, che solo ora ha appreso la notizia. Ora gli stessi partiti socialdemocratici esprimono la loro “disapprovazione” per la militarizzazione del Paese. Cercano di evitare il fatto che erano al governo quando è stata preparata l’intera operazione. Servir al Pueblo sottolinea anche il coinvolgimento del falso PCE (il cosiddetto Partito “Comunista” di Spagna) nell’intera operazione, in quanto era ed è parte del governo: “dobbiamo ricordare che l’usurpato e falso PCE di Enrique Santiago fa parte della coalizione Unidas Podemos. Se il segretario generale del PCE ha mostrato la sua grande ipocrisia quando ha dichiarato che ‘siamo contro la NATO ma la Spagna ha compromessi internazionali’, ora vediamo che tale ipocrisia è aumentata”.

Con questi esempi vediamo la militarizzazione degli Stati imperialisti. Lo Stato spagnolo non è l’unico Stato europeo che aumenta i suoi legami con la NATO e l’imperialismo yankee. Ad esempio, abbiamo recentemente riferito dell’aumento delle basi militari statunitensi in Norvegia e dell’adesione della Finlandia alla NATO.