Traduzione non ufficiali di The Red Herald.

Secondo quanto riferito, il 4 agosto i membri dell’AIA sono scesi in strada a Dundalk, in Irlanda, insieme ad altri repubblicani e antifascisti, per inviare un chiaro messaggio ai fascisti che cercano di seminare odio e divisione tra la popolazione. La manifestazione, che ha nettamente superato numericamente la banda di fascisti, ha impedito loro di tenere il comizio nel luogo previsto e hanno dovuto essere scortati fuori dall’area da un’unità delle forze dell’ordine. Con le parole di Oglach Frank Ryan, “Finché avremo pugni e stivali… non ci sarà libertà di parola per i traditori”.

Poiché lo Stato Libero (Repubblica d’Irlanda) facilita il lavoro dei fascisti volto a causare divisione e odio nella regione, repubblicani e antifascisti vengono regolarmente perseguitati. Un attivista repubblicano è stato molestato dalla Gardaí (polizia irlandese) dopo la protesta antifascista di Dundalk. Durante la protesta, i membri dell’AIA e altri repubblicani sono stati messi sotto sorveglianza dalla Divisione Speciale, che ha fatto patetici tentativi di intimidire gli attivisti dell’AIA senza successo.

Quelli dell’AIA non sono stati gli unici repubblicani ad essere molestati ieri: anche i membri di Saoradh sono stati seguiti dalla Divisione dopo la protesta e tenuti a terra sul ciglio della strada mentre la Divisione perquisiva l’auto su cui viaggiavano.

Il 3 agosto, in una manifestazione Lealista a Belfast, il reazionario “Coolock Says No” si è schierato a fianco dei Paramilitari Lealisti sotto la protezione di questi macellai. Per anni l’AIA e i repubblicani hanno evidenziato i legami tra i deboli fascisti dello Stato Libero e il Lealismo britannico in Irlanda.