In questi mesi seguiti all’eroica e legittima controffensiva della Resistenza Nazionale Palestinese il 7 Ottobre 2023, abbiamo visto il regime fascista sionista commettere crimini così orrendi che mai si erano visti dai tempi dell’Olocausto. Abbiamo visto, persino su quei media imperialisti che additano la Resistenza Palestinese come terrorista, migliaia di bambini morire di fame e di sete, maciullati e mutilati dai cannoni e schiacciati dai carri armati. Mentre i combattenti della Resistenza infliggevano sconfitte incredibili al nemico, questi rispondeva vigliaccamente facendo piovere tonnellate di fuoco e ferro sulla popolazione civile inerme di Gaza, distruggendo scuole, case e ospedali. Le nostre televisioni e i nostri notiziari cercano con queste immagini agghiaccianti di demoralizzare coloro che nel nostro paese si mobilitano e sono favorevoli alla Resistenza Nazionale del Popolo Palestinese. Come se non bastasse tutto ciò, ai tentativi di demoralizzazione si aggiungono le manganellate, i fogli di via, lo stato di fermo, la repressione, il carcere, in attesa che appositi decreti facciano risorgere le forche e i patiboli. Non ultimo il divieto della manifestazione del 5 Ottobre che questo governo ha imposto a spregio di ogni “legalità” e “democrazia”. Ma le migliaia di persone oggi in piazza rappresentano una sconfitta di questo tentativo.
Chi guarda alle cose obbiettivamente non può però non vedere come in Palestina non c’è solo la violenza e il genocidio, ma c’è anche un popolo che resiste e combatte gloriosamente. Nonostante una forza di occupazione di 500 mila uomini che si è macchiata dei crimini più feroci, dalle torture agli stupri, Israele non è riuscito ad avere ragione della resistenza del Popolo Palestinese. Nonostante la fame, la malattia e i bombardamenti, Gaza resiste. La realtà dei fatti è che il regime fascista sionista si è impantanato in una guerra ingiusta e barbarica che non è in grado di vincere e la stessa sua possibilità di tenuta e la sua stabilità è messa in discussione, come dimostrano le recenti proteste nel paese. Israele, esattamente come la Germania nazista, è ormai caduto in una spirale guerrafondaia senza via d’uscita che adesso inizia a coinvolgere anche il Libano e altre regioni, conducendo inevitabilmente all’approfondimento della terza guerra mondiale inter-imperialista. Mentre il regime sionista ottiene il sostegno dei governi più fascisti e reazionari del mondo, il popolo palestinese ha la solidarietà di milioni di persone in tutto il mondo che sono scese in piazza per sostenere la Palestina e la sua legittima resistenza. Anche oggi nel nostro paese, sfidando le minacce e i divieti, la parte più avanzata dei giovani, delle masse popolari, dei lavoratori è scesa in piazza in sostegno della Resistenza Nazionale Palestinese. In alcuni casi alcuni tentativi di boicottare Israele attraverso il blocco di porti e le proteste nelle università hanno pure dato qualche parziale risultato.
Tutto ciò, pur pienamente da sostenere, è sicuramente espressione di una generale tendenza ad una contrapposizione di classe, ma ancora in maniera spontanea e senza la capacità di poter avanzare fino a diventare un effettivo movimento con caratteristiche di massa. Come affermato giustamente dalla neo-nata Lega Anti-Imperialista: “L’ideologia del proletariato è un elemento imprescindibile per avere una comprensione unitaria dell’antimperialismo e una corretta strategia di lotta.” Come collettivo PerLaDemocraziaPopolare facciamo nostra questa considerazione. È necessario che i comunisti, in Palestina, nei paesi oppressi, così come nel nostro paese, sviluppino la propria attività indipendente, un partito politico di quadri della classe operaia su una corretta linea che si contrapponga all’opportunismo, per sostenere e dare un impulso alla giusta mobilitazione contro l’imperialismo. Solo così questi quadri potranno diventare nel nostro paese l’elemento trainante ed egemone di un Fronte Popolare Anti-Fascista che unifichi effettivi settori di masse popolari e lavoratori in lotta, superando le inconcludenti tendenze agli “intergruppi” o al “frontismo” movimentista e opportunista a cui seguono sempre ulteriori divisioni e frammentazioni. Come comunisti, come anti-fascisti, come combattenti per la libertà uniamoci e facciamo risuonare questi slogan:
Contro il governo fascista e il DDL 1660 che criminalizza come terrorista il sostegno alle lotte dei popoli, per un governo di Democrazia Popolare sulla via del socialismo!
Contro il disfattismo e la depressione promossi dalla borghesia imperialista facciamo valere lo spirito collettivo e l’ottimismo della volontà!
Sosteniamo la Resistenza Nazionale Palestinese!
Sosteniamo le lotte dei popoli per l’autonomia nazionale contro l’imperialismo!
Sosteniamo le guerre popolari nelle Filippine e in India contro il capitalismo burocratico e il semi-feudalesimo!