Ll 7 Ottobre è iniziata l’offensiva “Alluvione Al-Aqsa”, lanciata da Hamas ma in cui un forte ruolo lo hanno anche le organizzazioni democratiche e progressiste palestinesi come il Fronte Nazionale per la Liberazione della Palestina e il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina.

Si tratta di un’offensiva che dimostra la grande vitalità della resistenza palestinese e della capacità e creatività delle masse popolari. Per la prima volta da decenni la resistenza palestinese è in grado di sostenere un’offensiva su larga scala contro le truppe sioniste, provocando numerose perdite tra l’esercito e i coloni di Israele.

Un’offensiva che d’altronde si può comprendere se vediamo come negli anni passati l’oppressione nei confronti del popolo palestinese non abbia fatto che aumentare, a partire dal riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte dell’imperialismo USA. La chiusura dei luoghi sacri per i musulmani, l’accelerazione dell’immigrazione di coloni, le violenze squadriste e poliziesche quotidiane, tutte queste contraddizioni non potevano che esplodere prima o poi.

Nel nostro paese così come in tutti i paesi imperialisti, capitanati dall’imperialismo statunitense, una forsennata attività è in corso per demonizzare la legittima difesa del popolo palestinese e per sostenere sotto il nome di “legittima difesa” l’attività coloniale e fascista di Israele.

Gli opportunisti e i revisionisti, se non sostengono direttamente Israele, si rifiutano di riconoscere la legittimità della resistenza palestinese e la necessità di una guerra popolare che liberi la Palestina dal giogo dell’imperialismo statunitense e dei suoi sgherri sionisti. Blaterano di “pace” e di “accordi” tra le due parti, in questo seguendo le posizioni dell’imperialismo russo e del socialimperialismo cinese.

Così il pacifismo borghese degli opportunisti risulta molto comodo agli stessi imperialisti per indebolire la solidarietà con il popolo palestinese.

Bisogna rivelare come a volte, sotto il velo di un’apparente immobilismo, le contraddizioni dell’imperialismo macinano. Lo si è visto con la pandemia, lo si è visto con la guerra interimperialista in Ucraina, lo si vede adesso in Palestina.

L’imperialismo statunitense insieme agli stati più fascisti e reazionari del pianeta ha già dispiegato le sue forze per sostenere l’alleato Israele in questa guerra di oppressione, mentre l’imperialismo russo e quello cinese si limitano a guardare impassibili.

Già in Germania giungono notizie della repressione che sta colpendo attivisti del movimento palestinese. È probabile che una cosa simile accada già nel nostro paese, dove ormai la solidarietà alla Palestina è diventata per i giornali di regime “sostegno ai terroristi di Hamas”.

È dunque probabile che l’attuale offensiva degli imperialisti in Palestina si saldi con il processo di fascistizzazione in corso, anche sulla base del forte legame del governo fascista di Nethanyau con i partiti del governo fascista, in particolare la Lega ma anche Fratelli d’Italia.

Di fronte a ciò è imperativo per tutti i comunisti e i democratici sostenere senza se e senza ma il movimento di solidarietà con la Palestina, denunciando ogni tentativo repressivo e collegandolo alla denuncia contro l’imperialismo e il fascismo.