Pubblichiamo la traduzione di un articolo di A Nova Democracia sulla morte di uno dei suoi storici dirigenti per contribuire alla conoscenza di una realtà come quella brasiliana molto poco conosciuta ai lettori italiani, se non attraverso le deformazioni di alcuni opportunisti, ma densa di prospettive e lotte rivoluzionarie. Fausto Arruda è stato un importante dirigente democratico brasiliano. Proveniente dallo stato del Ceará, ha partecipato fin da subito alla vita politica, dirigendo sindacati come l’APEOC. Durante il periodo della dittatura militare fascista che si instaurò in Brasile dal 1964 al 1985, ha combattuto la reazione valorosamente come militante del MR8 (Movimento Rivoluzionario 8 ottobre).
Avendo esperienza diretta della natura del putrido vecchio stato brasiliano, prese la decisione di staccarsi dai sindacati legati ad esso e promuovere una vera lotta democratico-popolare, la Rivoluzione Agraria e di Nuova Democrazia. È stato uno dei principali fondatori del giornale A Nova Democracia e suo direttore-generale per più di vent’anni. Nel giornale pubblicò innumerevoli articoli e analisi, rendendolo uno dei principali conoscitori del capitalismo burocratico e della realtà brasiliana.
Come educatore, viaggiò per tutto il paese, insegnando a operari e contadini, fondando scuole popolari e contribuendo alla formazione di accampamenti della Lega dei Contadini Poveri e di sindacati combattivi, come la Lega Operaria e il movimento “Marreta”. Tutte queste organizzazioni rappresentano oggi l’avanguardia della rivoluzione Agraria e di Nuova Democrazia nel paese. La nostra redazione si prende l’onere di approfondire la conoscenza di tale importante realtà, attraverso la traduzione di altri importanti articoli e documenti.
La sua lotta rivoluzionaria al servizio del popolo sia di esempio per tutti i proletari e i democratici che in Italia lottano duramente contro il fascismo e la politica reazionaria dell’attuale governo! Solo una vita spesa a lottare per il popolo, come militanti proletari, per la causa di tutta l’umanità, per un’autentica Democrazia Popolare sulla via del socialismo, è degna di essere vissuta!

[A Nova Democracia] È morto il nostro amato e eterno direttore-generale, il grande professor Fausto Arruda
Colmi di indescrivibile tristezza, notifichiamo a tutte e tutti i lettori, spettatori, sostenitori e attivisti organizzati attorno al giornale A Nova Democracia che, nel giorno 19 febbraio, verso le ore 3 del mattino, ha smesso di battere il cuore del nostro fondatore e eterno direttore-generale di AND, da noi amato e rispettato, colui che ha formato l’attuale generazione di giornalisti di AND, Fausto Aguiar Arruda Filho, il professor Fausto Arruda. Nonostante i nostri cuori siano appesantiti dal dolore per la perdita della sua decisiva presenza fisica nel mondo, ammiriamo l’esempio glorioso della sua vita, di devozione totale alla causa democratica rivoluzionaria, in cui niente è stato più importante che la lotta per un mondo nuovo; e, lottando per seguire il suo brillante esempio personale, lo faremo nostro per sempre.
Sin dal 2020, nel bel mezzo della pandemia, al professore fu diagnosticata una malattia degenerativa conosciuta come Corpi di Lewy, il che comportò l’incapacità di portare avanti le sue mansioni. Gradualmente la malattia si impose, fino a inabilitare la sua attività del tutto. Alla fine dell’anno scorso, i medici decisero di cambiare la sua medicazione, perché ormai non aveva più alcun’effetto e semplicemente aggravava ancora di più la sua delicata situazione, per introdurre così nuove medicazioni. Tale procedimento portò ad un relativo miglioramento nella sua salute e la famiglia percepì un certo grado di attività e di connessione con la realtà esterna. Tuttavia, negli ultimi giorni si prese una febbre forte, sintomo di una polmonite batterica e la somministrazione di antibiotici non modificò tali sintomi. Nel giorno d’oggi, 19 febbraio, è stata confermata la sua morte.
In conversazioni private con alcuni compagni di lotta, il professor Fausto, consapevole della sua malattia quando emersero i suoi primi segnali, diceva che quello che più temeva era vivere senza coscienza, in quanto è ciò che di più caratterizza la condizione umana. Verso la fine del 2020 passò a vivere con la famiglia, amato e circondato da sua moglie, dalle figlie e dai nipoti, che si presero cura di lui con affetto. Prima che la malattia limitasse severamente la sua coscienza, nel 2022-23, lui ricevette, nella sua residenza a Fortaleza, varie visite di compagni di lotta e del giornale, ricevendo rapporti sugli sviluppi della lotta popolare e del giornale: reagiva, emozionato dalle informazioni, con la sua tipica risata, pur non potendo parlare. Celebrava, come poteva, gli avanzamenti di tutta la nostra lotta comune per l’emancipazione umana, della quale fu parte importante.
Ancora quest’anno, nel breve periodo in cui ebbe una relativa capacità di cognizione, le sue compagne e figlie hanno potuto fargli presente che il lavoro di AND e la lotta, ai quali dedicò tutta la vita, progredivano e ancora avanzavano; secondo una delle sue figlie, quando veniva circondato dall’affetto dei suoi cari, dimostrava una certa connessione con l’esterno, e così poteva sentire che poteva stare tranquillo, che aveva compiuto con valore e onore agli impegni per la causa che aveva posto sopra ogni cosa e alle responsabilità e compiti che gli furono delegati. Gli disse, infine, che poteva riposarsi con la serenità di aver adempiuto al suo dovere, onore questo conferito solo ai migliori.
A breve, la redazione di AND preparerà del materiale per omaggiare questo grande e importante dirigente rivoluzionario proletario, con la sua carriera e il grande ruolo che ha svolto nella direzione di AND e nella Rivoluzione di Nuova Democrazia.

Viva il grande e amato professor Fausto Arruda!
Onore e gloria eterni al grande professor Fausto Arruda!