Il 13 Luglio è stato indetto uno sciopero dei trasporti ferroviari che doveva durare 24 ore. Tale sciopero era stato annunciato ben 34 giorni prima ed era stato indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. Il ministro dei trasporti è intervenuto, a quanto dichiarato dallo stesso Salvini, su suggerimento della Commissione di Garanzia. È lecito presupporre che l’intervento della Commissione, che nel pomeriggio avrebbe inviato all’ultimo momento una segnalazione attraverso una pec, sia stato tutt’altro che casuale. Tale atto, che va invece letto come espressione di un crescente protagonismo da parte del governo fascista in carica, ha drasticamente ridimensionato la durata dello sciopero che da 24 ore è stato ridotto a 12. Un atto che ha fatto un certo scalpore, ma che non si è tradotto in adeguate iniziative di protesta e che quindi non ha in alcun modo ostacolato l’operato del ministro Salvini, degno rappresentante del suo ignobile governo. In questo modo non solo si è attaccato ulteriormente il diritto di sciopero, ma si è sancito un precedente tale da consentire, di fatto, al governo in carica, la possibilità di cancellare anche gli scioperi da tempo previsti e teoricamente compatibili con le norme ultrarestrittive vigenti, con motivazioni pretestuose fatte formalmente proprie da una più che compiacente Commissione di controllo.
Ovviamente, non sembrano essere servite a nulla le alzate di scudi di rito delle varie sigle sindacali, le quali ruggiscono come se fossero leoni ma in realtà sembrano più pulci che vanno avanti a colpi di tosse. La precettazione degli scioperi è un sistema che si è progressivamente esteso sino ad arrivare alle ridicole motivazioni con le quali si è voluto giustificare l’ultima imposizione di Salvini. Basti pensare, tra le tante, alla precettazione messa in atto nel maggio 2000, quando Bersani aveva precettato i ferrovieri, o a quella del settembre 2005, quando il ministro Lunardi precettò gli scioperi del personale dell’Alitalia. Nel dicembre del 2007, invece, fu Bianchi a precettare lo sciopero degli autotrasportatori, mentre nel 2008 Matteoli precettò quello dei ferrovieri. Questo tipo di misure può essere formalmente preso solo in caso di un presunto danno per lo svolgimento di servizi essenziali, di sovrapposizione di scioperi nello stesso settore o comunque di “fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati” (legge n.146 del 1990). Le condizioni per la validità dell’ordinanza sono che debba essere emessa almeno 48 ore prima dell’inizio dello sciopero e non prima di aver tentato una conciliazione tra le parti. Di fatto, come evidenziato dall’operato di Salvini, si tratta di misure che si prestano a interpretazioni molto arbitrarie e del tutto in linea con gli interessi e gli indirizzi dei vari governi.
Alla luce di tutto questo è chiaro il tentativo di chiudere ulteriormente gli spazi per l’esercizio del diritto allo sciopero, andando di fatto ad incidere sulla stessa Costituzione. Questo a dimostrazione della facilità con cui può venire bypassata o violata impunemente dai differenti governi. L’offensiva in atto, sempre più accentuata nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia e delle larghe masse popolari, non può che accompagnarsi alla compressione dei diritti e delle libertà residue. Ribadiamo quindi la necessità di un’iniziativa sindacale unitaria dei lavoratori, sulla base di una linea di classe capace di porre in primo piano la lotta contro la fascistizzazione dello Stato e contro il governo Meloni come sua espressione avanzata. Tutto questo, fermo restando che l’effettiva costruzione di un sindacato di classe richiede l’avvenuta costituzione di un adeguato soggetto politico comunista su scala nazionale. Per favorire questa iniziativa sono oggi necessari organismi economico-politici di carattere associativo sui posti di lavoro senza problemi di rappresentanza formale nei confronti della controparte aziendale. Organismi che contribuiscano ad orientare l’iniziativa sindacale dei lavoratori più avanzati, a sviluppare la formazione e la coscienza politica e ad indirizzare la mobilitazione economico-sindacale verso un programma politico finalizzato ad una rivoluzione di democrazia popolare.
Link sul tema: https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/13/news/ferrovie-sciopero-precettazione-salvini-trasporti-atto-vergognoso-3233792/; https://tg24.sky.it/cronaca/2023/07/13/sciopero-precettazione; https://www.editorialedomani.it/politica/italia/dimezzato-lo-sciopero-dei-treni-dopo-che-salvini-precetta-i-ferrovieri-pmf32ylq